Dopo il primo pareggio casalingo della Giana Erminio, terzo in questo campionato contro la Carrarese, è intervenuto in conferenza stampa il mister biancoceleste Cesare Albè, che ha espresso le sue sensazioni sulla partita: “Abbiamo giocato a quattro, ma in certe situazioni Perico dove accentrarsi molto di più, con Iovine sulla fascia, ma qualche volta non lo abbiamo fatto. C’è stato un bel tiro di Bentivegna, passato sotto le gambe di Montesano, quindi l’ha vista dopo e non ha potuto fare nulla sul primo gol. Invece, il secondo è stato una grave disattenzione nostra, su un nostro rilancio l’hanno stoppata, Foglio è rimasto molto largo, Vassallo l’ha fatta rimbalzare compiendo un bel tiro. Una delle cose che avevamo detto in settimana ai nostri difensori era di stare molto stretti perché sono bravi in quelle azioni. La Carrarese farà sempre buone partite perché gioca molto alta e aggressiva. Una bella partita finita così, la sorte ha fatto sbagliare il rigore a Tavano, un goleador per anni in categorie superiore, e al fischio finale era disperato. Un plauso a Sanchez perché sui calci d’angolo è stato bravo, nonostante il fisico che possiede. Su undici corner battuti, meno male la difesa ha fatto bene. Per quanto concerne le sostituzioni, Chiarello e Iovine poteva ancora restare dentro, solamente che alla fine qualcuno bisogna pur cambiare, Perna con Bardelloni invece per altri motivi legati per lo più alle caratteristiche dei giocatori da adattare a Bruno".

Sui dissensi del pubblico commenta: “Diventare tifoso di una squadra ci vogliono gli anni, non è semplice diventare tifosi, bisogna lavorare anche su quello perché persistono ancora dei mugugni tra il pubblico, a quanto pare più di curiosi piuttosto che semplici tifosi. Pinardi ha le spalle larghe e si può lamentare in conferenza stampa, a differenza di altri giocatori che hanno preferito esprimere il proprio dissenso a parte, in diverse occasioni capitate anche negli anni scorsi. Ma la gente deve capire non si gioca contro la Pierino Ghezzi (squadra di Cassano d’Adda in Terza Categoria, ndr), quindi si fa fatica, e la buona partita la fai perché te la fa fare anche l’altra. Se invece si gioca a cinque diventa una brutta partita. Se ci fosse Brera direbbe due squadre di ubriachi, per tutto il resto del mondo la partita più bella della storia”.

Infine, in vista della delicata trasferta al Picchi nella prossima giornata, spiega: “Da martedì ci dedicheremo all’impegnativa trasferta che ci vedrà affrontare il Livorno domenica prossima, e vedremo di risolvere anche con uno specialista il problema di Bruno

Sezione: LE INTERVISTE / Data: Lun 16 ottobre 2017 alle 08:15
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
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