L’Inter è campione d’Italia per la 20esima volta. La seconda stella nel derby, il sesto consecutivo vinto. Lo scudetto in faccia al Milan, nel loro stadio, sotto i loro occhi. L’umiliazione finale. L’apoteosi nerazzurra completa. Ma questa non ha precedenti. Non solo per la cifra tonda, un traguardo storico sognato da anni, conquistato con cinque giornate d’anticipo, raggiunto prima dei cugini, staccandoli e scavando un solco. Ma perché mai era successo che il campionato venisse aggiudicato nella stracittadina; sommando trionfo a trionfo.L’1-2 di San Siro, i gol di Acerbi e Thuram, sono la chiusura di un cerchio. Perché questo successo è anche e soprattutto il sigillo della superiorità interista, schiacciante, definitiva. Il derby dello scudetto arriva dopo il 5-1 dell’andata, la vittoria nerazzurra più larga della storia moderna, nella memoria per due decenni. Così come la doppia vittoria in semifinale di Champions dello scorso anno. E poi ci sono state la SuperCoppa e la Coppa Italia, i 5 derby di fila vinti nell’anno solare 2023, un bilancio schiacciante di 14 successi nelle ultime 20 sfide. L’Inter di Simone Inzaghi ha fatto i conti con la storia, la sua (cancellato anche la sconfitta del 2022) e dell’universo interista. E l’ha riscritta.

Sezione: EDITORIALE / Data: Mar 23 aprile 2024 alle 13:00
Autore: Rossana Stucchi
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