Torna anche questa settimana “L’Angolo dei Ricordi”, la rubrica del portale TuttoTritium.com che vi racconta il passato calcistico di un ex giocatore biancoazzurro. In questa puntata l’ospite è Enrico Bortolotto, classe 1981, esterno offensivo che ha vestito la maglia della Tritium dalla stagione 2007/2008 fino alla scorsa estate, conquistando due promozioni consecutive dalla serie D alla Prima Divisione. Attualmente è in forza alla Novese, squadra piemontese che milita in serie D, girone A.
Enrico, arrivi alla Tritium nella stagione 2007/2008 voluto da Devis Mangia. Che ricordi hai?
"Esatto. Avevo un altro anno di contratto a Varese. Mangia m’ha chiamato e m’ha proposto questo progetto della Tritium, anche se onestamente non sapevo nemmeno bene dove si trovasse Trezzo sull'Adda; dal nome pensavo fosse una squadra sarda, invece mi ha spiegato che era una squadra lombarda. Con uno come Mangia non si poteva non lavorare, quindi ho accettato al volo anche perché la società sembrava ottima".
Hai un fratello calciatore: prima dell'esperienza alla Tritium non avete mai giocato nella stessa squadra.
"No, non avevamo mai giocato. Una volta avevo fatto una preparazione con lui mentre era a Biella, alla ricerca di una squadra, poi io andai a Varese. Due anni dopo ci siamo ritrovati alla Tritium".
Ricordi la tua tripletta contro il Darfo?
"Nelle prime sette giornate di campionato nel primo anno non ero riuscito a fare gol. In una domenica invece ne feci tre. Stefano Robbiati, che all’epoca era vice presidente della società, dopo la partita, mi disse che mi aveva sognato che facevo due-tre gol; aveva avuto questa premonizione che poi si è avverata. Da quella volta per me è stata una bellissima annata. La stagione era andata in un modo strano: abbiamo perso un campionato già vinto, ma ci siamo rifatti negli anni successivi".
Ricordi l'anno con Beggi.
"Era stata la continuazione della stagione precedente con Mangia, ma il tutto non andò altrettanto bene. La società puntava in alto, ma noi eravamo ancora scottati dal campionato perso l’anno prima, dove siamo caduti in volata e abbiamo probabilmente subito il contraccolpo. Infatti siamo partiti abbastanza male, siamo riusciti a recuperare ma ormai era tardi".
Successivamente arriva Stefano Vecchi e in serie D è la stagione dei record.
"E’ stata un’annata straordinaria sotto tutti i punti di vista. Il mister è riuscito a darci l’autostima che probabilmente prima ci era mancata. Fu una cavalcata trionfale, praticamente non abbiamo avuto avversari. Ancora adesso in serie D, il record di punti di distacco dalla seconda è il nostro".
Il salto nei professionisti ed è subito promozione.
"All’inizio dell’anno la società ci disse di cercare di non retrocedere perché con tutte le difficoltà burocratiche di iscriversi ad un campionato così ci avrebbero “ammazzato”. Naturalmente era una battuta (ride, ndr), perché passare dal dilettantismo alla serie C, allora come adesso, è un abisso. Noi accontentammo tutti".
Il primo anno in Prima Divisione: sei il miglior marcatore biancoazzurro in quella stagione.
"Eravamo una squadra rodata. L’unico cruccio che mi resta delle annate trascorse alla Tritium è che, se fosse rimasto Stefano Vecchi, ci saremmo potuti togliere altre soddisfazioni. Con alla guida Stefano Vecchi, con in un campo un certo Vecchio, in attacco Floriano, mio fratello, io e Sinato, quella squadra avrebbe potuto fare un campionato di vertice. Purtroppo mister Vecchi intraprese un altro percorso professionale che l’ha portato in serie B".
Il secondo anno in Prima Divisione: sembra che devi andare via ma diventi capitano. E’ vero che ti voleva il Trapani?
"La società mi fece la proposta di giocare due anni e m’ingolosii: a 31 anni prendere e andarmene in Sicilia mi sembrava un po’ esagerato. Scelsi di rimanere: purtroppo è andata come è andata. Bisogna apprezzare tutti gli sforzi che ha fatto il presidente che ci ha portato dove siamo arrivati".
E poi diventi il rigorista biancoazzurro.
"Esatto, quell’anno sono diventato anche il rigorista".
La salvezza nei playout: come ricordi Portogruaro-Tritium 1-2?
"Sapevo che mi chiamavi per questa intervista: proprio ieri stavo guardando un sito tramite un link messo su Facebook ed è comparsa quella partita con gli highlights. Mi sono emozionato tantissimo a riguardarla a distanza di cinque mesi: penso sia stata l’emozione più grande. Nonostante i campionati vinti, i tanti gol che abbiamo fatto a Trezzo davanti al nostro pubblico, quella salvezza così è stata un’emozione incredibile: mi vengono ancora i brividi a rivedere le immagini".
Avevi un altro anno di contratto ma la Tritium non si iscrive: cosa hai provato in quel momento?
"Aldilà del mio anno di contratto, ho provato dispiacere per la società, per tutto quello che è stato fatto".
In un'intervista dello scorso luglio hai dichiarato: "Ormai non mi sentivo più un semplice calciatore, ero diventato anche un grande tifoso della Tritium: avrei voluto chiudere la mia carriera con questa maglia, purtroppo le cose sono andate diversamente".
"Purtroppo accadono delle cose che sono inspiegabili e imponderabili. Ormai è successo: adesso bisogna solo sperare che la Tritium riparta e ritorni dove meriti. Faccio sempre il tifo per i biancoazzurri ma vedo che non stanno andando benissimo".
Cosa provi a vedere la Tritium in Promozione?
"Un profondo dispiacere a pensare dov’era e vedere dov’è attualmente. Cè gente che adesso ci lavora e ci mette amore per riportarla dov’era prima, quindi bisogna solo sostenerla; i ricordi sono belli, ma bisogna guardare il presente. Se si è tifosi della Tritium, bisogna continuare a sostenerla, a prescindere dalla categoria".
Come ti trovi ora alla Novese?
"Mi trovo parecchio bene; è una bellissima società. Ho fatto un po’ di fatica all’inizio perché dopo sei anni nello stesso posto è difficile cambiare. Adesso mi sono abituato al luogo, ai nuovi compagni, alla nuova società e devo dire che qui sto veramente bene".
Un saluto ai tuoi vecchi tifosi.
"Saluto tutta Trezzo: l’ex presidente che secondo il mio punto di vista resta l’anima e l’artefice di tutto quello che è stato fatto; ovviamente tutta la gente che ruotava attorno al mondo Tritium. Non mi va di fare nomi particolari, fuorchè uno, Luigi Caccia: è stato fantastico in questi anni".
Grazie Enrico per la disponibilità e la simpatia! In bocca al lupo per tutto!
"Grazie a voi di TuttoTritium.com e sempre forza Tritium!!!".
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